Il segreto di Stellantis per evitare che i freni delle auto elettriche inquinino

Sappiamo già che, tra meno di due anni, entrerà in vigore la norma sulle emissioni Euro 7, e che anche le elettriche sono nel mirino dell'Europa. La polvere dei freni è diventata l'ossessione numero 1, quindi produttori e fornitori cercano modi per ridurla. Stellantis ha anche la sua soluzione.

Il segreto di Stellantis per evitare che i freni delle auto elettriche inquinino
Freni a tamburo, una delle soluzioni contro le severe norme sulle emissioni della Euro 7. - Stellantis

4 min lettura

Pubblicato: 15/09/2025 16:00

Si credeva che fossero al di fuori del controllo delle emissioni da parte di Bruxelles, ma diversi studi scientifici hanno confermato l'alto grado di tossicità delle emissioni generate dai freni nelle auto elettriche. Queste sono oggetto di particolare attenzione da parte delle autorità europee, e devono anche rispettare una serie di requisiti nella nuova norma sulle emissioni Euro 7.

La grande maggioranza dei produttori è impegnata a trovare una formula che sia economica e che non richieda di ricorrere ai fornitori. Una missione più che complicata e alla quale molti saranno costretti a cedere, poiché i produttori di componenti sono i più avanzati in questo campo. Brembo ha già un sistema che riduce notevolmente le emissioni, ma Stellantis è una di quelle che va per conto suo e vuole il proprio sistema.

Prova Peugeot E-3008 Dual Motor
Con la soluzione di Stellantis, i freni posteriori della Peugeot E-3008 Dual Motor sarebbero a tamburo.

Stellantis cerca una soluzione alla polvere dei freni delle sue elettriche

Quello che è trapelato dal registro europeo dei brevetti e che i colleghi australiani hanno trovato. Un documento in cui si dettaglia una soluzione che segue le orme del gruppo Volkswagen e delle sue elettriche. Sì, parte della soluzione del gigante franco-italiano prevede di tornare anche ai freni a tamburo, ma in cui è stato aggiunto un magnete.

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Le nocive emissioni generate dai freni si producono quando la pastiglia e il disco o la ganascia e il tamburo frizionano, liberando una polvere e particelle che sono estremamente dannose se respirate. I metodi per raccoglierle variano da uno all'altro, arrivando a optare per filtri speciali. Tuttavia, la scommessa di Stellantis è che il magnete si occupi di raccoglierle, dopotutto queste particelle sono metalliche e, in particolare, ferro, di cui sono fatti la grande maggioranza dei dischi dei freni delle auto normali.

La rigenerazione dei freni e un magnete, è la soluzione perfetta?

L'idea è interessante ma solleva importanti dubbi perché, nel caso dei freni a disco, che rimangono all'aria, trattenere le particelle diventa più che complicato, quindi il brevetto punta a rivestire la superficie del disco con un film magnetico. Anche così, non sarebbe completamente efficace.

Nemmeno per il tamburo, perché non si sa dove finirebbero tutte le particelle raccolte dal magnete, un componente che richiederebbe una manutenzione continua aumentando i costi per il portafoglio del cliente. E questo nonostante nei veicoli elettrici la manutenzione dei freni sia minore, grazie all'enorme efficacia dei sistemi di rigenerazione dell'energia che aumentano la vita utile dei tamburi.

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