Pere Navarro, direttore della DGT: “Alza il piede quando passi davanti al radar e poi fai quello che vuoi”

Il massimo responsabile del Traffico lancia una frecciatina ai conducenti che ignorano le norme. Difende i radar come strumento di sicurezza stradale, ironizza sulle critiche per affinità di incasso e avvisa: le informazioni ci sono, chi viene beccato è «per stupido».

Pere Navarro, direttore della DGT: “Alza il piede quando passi davanti al radar e poi fai quello che vuoi”
Un portico su autostrada con radar incorporato

5 min lettura

Pubblicato: 18/09/2025 18:30

Alla Direzione Generale del Traffico (DGT) sono abituati alle critiche, ma raramente il loro direttore si era mostrato così chiaro. Pere Navarro, intervistato nel programma Motor 5 di Radio Nazionale di Spagna (RNE), ha lanciato una frase che ha fatto il giro: «Che meno alzare il piede quando passi di lì e poi, insomma, fai quello che vuoi».

Il commento è emerso parlando dei radar fissi, quelli che, per legge, devono essere segnalati con grandi cartelli. Navarro ha ironizzato su chi ignora gli avvisi e si fa beccare: «A volte diciamo che chi viene beccato è per stupido. Se ti mettono un grande cartello, almeno abbi la delicatezza di tenerne conto», ha sottolineato senza scomporsi.

«Dandole colpetti sulla spalla e dicendo alla gente "comportati bene", c'è sempre qualcuno che non ascolta»

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Radar: né trappola né cartone

Il superamento dei limiti di velocità continua a essere l'infrazione più punita dalla DGT e una delle principali cause di incidenti mortali in Spagna. Per combatterlo, l'autorità del traffico dispiega un autentico esercito tecnologico: radar fissi, mobili, di tratto, elicotteri (quando qualcuno si occupa della loro manutenzione), droni e persino dispositivi su auto camuffate.

Navarro ha ricordato che la legge obbliga solamente a segnalare i radar fissi e di tratto. I mobili, invece, possono essere installati senza preavviso. Il dirigente catalano ha anche ricordato che vengono effettuate campagne di sensibilizzazione, ma c'è sempre chi non ascolta. «Dandole colpetti sulla spalla e dicendo alla gente "comportati bene", c'è sempre qualcuno che non ascolta», ha aggiunto.

Raccogliere vite, non denaro

Ogni nuovo radar scatena la stessa accusa: affinità di incasso. Il direttore della DGT lo accetta con ironia: «Lo assumiamo con rassegnazione cristiana» è la sua risposta alla critica ricorrente ogni volta che viene adottata una misura di questo tipo. Per Navarro, i numeri parlano da soli: nei tratti sorvegliati dai radar la sinistrosità diminuisce.

I radar mobili, quelli di cui nessuno avvisa, non vengono nemmeno collocati a caso. «Esiste una metodologia pubblica per decidere dove vengono installati, è sul sito della DGT», ha sottolineato. E ha anticipato che la sua scommessa sono i radar di tratto, che calcolano la velocità media su diversi chilometri: «In un punto qualsiasi può esserci un eccesso, ma in un tratto di tre chilometri la questione ha più sostanza, ha argomentato.

Pere Navarro, direttore generale della DGT

L'ultimo avviso

Il messaggio di Pere Navarro non può essere più diretto: la DGT non gioca a nascondino. I cartelli ci sono, la metodologia è pubblica e i radar svolgono la loro funzione. Se un conducente decide di premere l'acceleratore, la colpa non è del sistema.

La sua frase riassume la filosofia del Traffico: «Alza il piede quando passi davanti al radar e poi fai quello che vuoi». Un tocco di sfida per ricordare che le norme sono fatte per essere rispettate… e che chi le ignora, alla fine, può solo incolpare se stesso.

Quindi, già lo sai, se ricevi una multa per eccesso di velocità, sappi che il direttore della DGT pensa che non hai due dita di fronte. Sfortunatamente, l'intelligenza del massimo responsabile del Traffico in Spagna non basta nemmeno per ridurre le cifre della sinistrosità né per fornirci strade in migliori condizioni.

Fuente: El Economista | RNEFotos: X

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